venerdì 4 novembre 2011

This is not a happy ending...

Ed eccoci qua...
Altra litigata, altra discussione... altri pensieri rimorsi parole che sembrano quasi essere gettate al vento.
Altri sentimenti, amore, gelosia, fastidio noia voglia di capirsi.
Dopo tutto questo tempo, dopo tutto quello che abbiamo passato insieme...
"perchè quella ragazza stava in ginocchio davanti a te"?
Una delle prime domande che ti feci... Da li discorsi, altre parole, un mondo nuovo e una scoperta continua.
Tutto era iniziato come un gioco, sia per me che per te... Un "gioco" durato 4 anni... accidenti 4 lunghi ed intensi anni, 4 anni in cui dovrei essere cresciuta, dovrei essere maturata.
4 anni in cui ho avuto il tempo di conoscerti e farmi conoscere. 4 anni in cui ci siamo allontanati e ripresi più e più volte; forse sbagliando... forse volendo capire se c'era qualcos'altro di fondo.
4 anni in cui ho imparato cosa voleva dire il rispetto, l'abbandono, la disponibilità, il dolore, il piacere, la complicità.
4 anni in cui non sempre sono riuscita a seguire e rispettare quello che mi hai insegnato.
Ora so di essere stata una cattiva allieva...
Ora con le mani che tremano cerco le parole giuste, cerco di non essere obiettiva, di tirare fuori quello che ho dentro... sapendo che molto probabilmente tu stai peggio di me.
Cerco di pensare, che sia meglio così perchè alla fine il nostro era un rapporto insano, dove o uno o l'altro stava male per un qualche motivo... litigate e discussioni a non finire.
Ora con le mani che tremano scrivo... ascoltando la prima canzone che mi dedicasti e rivivendo mentalmente tutto quello che fu... la prima sculacciata, la prima frustata, la prima volta che mi legasti... e ho rivissuto gli stessi piaceri, stessi brividi stesso pensiero.
Non mi dilungherò molto... anche perchè so che molto probabilmente oramai questo piccolo apostrofo che incornicierà la fine della nostra storia non lo leggerai... però sappi che si può soffrire quanto si vuole... ma questa è la scelta giusta... ABBIAMO fatto la scelta giusta...
concludo... e spero che un giorno potremo incontrarci da qualche parte... e ricominciare tutto da zero... come la prima volta...
e dopo la tua ultima frase...
"ho combattuto per averti..e comunque vada..tu sei stata sei e sarai importante per me" sappi... che:
Ti ho amato e ti amo davvero... Sempre
Per l'ultima volta...
La tua piccola schiava

Obscure_Side

martedì 7 giugno 2011

The dream

Osservo il mare, facendo quasi fatica a coglierne il lieve ondeggiare. Il sole é così accecante da costringermi a socchiudere gli occhi. Il calore é tale da sentire, piacevolmente, bruciare la pelle. Osservo tutto intorno cercando di cogliere qualche segno di vita, un seppur lieve movimento; cercando un batter d’ali, un schizzo d’acqua, invece niente. Sento solo il mio respiro e il suo: più profondo, più lento, di chi sprofondato nell’incoscienza del sonno, gode del suo stato lontano. Lontano da tutto, anche da se stesso. All’orizzonte non si scorge neppure la linea di separazione tra cielo e mare. Una lingua di sabbia bianca sembra venire inghiottita dall’azzurro: solo un palma chinata si scorge in lontananza. Il suo colore verde brillante giunge fino ai miei occhi, quasi ferendoli come una macchia troppo intensa, in quel panorama di chiarore infinito.

Seduta sul pavimento in legno della nostra palafitta, lascio ciondolare i piedi
nell’acqua, senza riuscire a distinguere il mare, tanto trasparente giunge a riva. Il riverbero del sole impedisce la vista in lontananza, mentre un miriade di pesci colorati vagano fino ad accostarsi a me. Osservo sorridendo il bagliore provocato dal mio braccialetto d’argento, che avvolge il mio polso. Un regalo importante, nella pienezza assoluta del suo significato per noi due, amanti lontani. Osservo il braccialetto riflettere la sua luce attraverso il mare cristallino, ascolto il suo respiro giungere dalla camera da letto e mi chiedo come si possa vivere una felicità cosi intensa. Anche se breve, brevissima ed attesa per lunghi mesi.

Persa nei miei pensieri lascio che il sole arda sulla pelle nuda: goccioline di sudore fanno brillare la fronte ed affiorano sempre più numerose sul petto. I seni abbronzati hanno assunto un color cioccolato intenso, mentre i capezzoli sono scuri e umidi. Il calore scioglie la crema solare al profumo di cocco, che disegna strisce bianche lungo il collo, scende nel centro dei seni e ancora giù, fino all’ombelico. Così riempito di crema bianca é terribilmente invitante. Con lo sguardo seguo ancora la corsa del liquido caldo e sciolto che emana un meraviglioso profumo esotico: arrivato al pube si divide in due, quasi a voler abbracciare le grandi labbra anch’esse esposte senza vergogna. Divarico appena le gambe per favorirne la discesa, fino a sentire quasi il solletico fra le cosce. Questo semplice pensiero basta ad eccitarmi, così nuda e bagnata, non solo di calore. Con una piccola spinta mi tuffo nell’acqua. Immediatamente una sensazione di freschezza mi inonda, restituendomi vitalità. L’acqua accarezza la mia pelle arsa dal sole, lavando via ogni traccia di crema ed insinuandosi dappertutto. Mi sembra un grande abbraccio dolce e prepotente che mi avvolge. E’ come avere mille mani che cercano ogni mio anfratto segreto, violandoli dolcemente ad ogni mio movimento. Nuoto mentre i capezzoli scuri si inturgidiscono nell’acqua fresca, mentre tra le natiche avverto come una lingua ispezionarmi senza ritegno. Comincio ad accarezzarmi a mia volta, pizzicandomi i seni, che svettano fuori dall’acqua come due morbidi budini gustosi. Desidero terribilmente leccarmi, sentire il sapore dell’acqua salata mischiarsi al profumo dolciastro della mia pelle e della mia lingua. Nell’immobilità del paesaggio, nell’assenza di chiunque altro comincio a toccarmi: i piedi poggiano su di un tappeto di sabbia finissima, mentre l’acqua mi arriva ai fianchi. Mi sollevo scoprendo il resto del corpo, offrendolo alla mia vista eccitata e vogliosa. Lascio scorrere le mani sui fianchi, risalendo con le dita, in un movimento simmetrico, fino ai seni. Il tocco delle mani fredde mi provoca una sensazione incredibilmente piacevole: mi lecco le dita e con esse il gusto dell’acqua marina. Chiudo gli occhi, mentre le dita mi pizzicano i seni; sento l’acqua carezzarmi tra le gambe mentre i brividi cominciano ad invadermi il corpo. Gioco così, persa nel mio piacere quando avverto la sua bocca, calda e dolce succhiarmi le labbra. Rispondo istintivamente a quel bacio lungo e passionale. Senza aprire gli occhi lascio che sia lui a guidarmi nel suo piacere, che so voler condividere con me. Svegliarsi dal sonno e trovare la propria donna nuda, nell’acqua, mentre si tocca…Così é corso in aiuto.

Sento le sue mani cercarmi, scivolarmi dappertutto. Avverto la sua eccitazione premere contro di me, mentre instabile sulle gambe mi reggo a lui. Senza peso nell’acqua, mi aggrappo al collo, cingendogli la vita con le gambe. Il suo membro duro scivola dentro di me, con naturalezza. Lo sento entrarmi dentro caldo e grosso. Lo sento riempirmi di voglia. Lo aspetto. Comincio a muovermi così attaccata a lui, mentre la sua bocca mi cerca riempiendo la mia con la lingua. Ci scambiamo i sapori, gli odori, il desiderio mai sopito.

Il movimento del mare ci ha spinto a riva, così avvinghiati in un incredibile amplesso. Mi deposita sulla riva, stendendosi sopra di me. Sento il calore della sabbia bruciarmi la schiena, mentre il suo corpo fresco mi copre come un mantello.

Gli passo le mani tra i capelli bagnati, attirandolo a me. Desidero la sua bocca, nella mia. Voglio venire mentre il suo respiro é il mio. Mentre il suo sapore si fonde con il mio che sa di mare. Veniamo insieme, incollati e stretti come due amanti che temono di lasciarsi.

E nel timore di lasciarsi per sempre rimaniamo così, sdraiati sulla sabbia, mentre il sole cominciava a tramontare. Abbracciati nel nostro desiderio sempre vivo, sempre caldo. Rimaniamo a baciarci per ore, come a voler memorizzare ogni istante, ogni bacio, ogni sguardo dei suoi occhi nei miei.

Allungo il braccio nel letto per cercare qualcuno che non c’é. So che non c’é. Lui non è mai con me, ma la mia mente lo cerca sempre. 



Ancora pochi giorni e Lo rivedrò...
Mi accarezzo il polso tastando felice il braccialetto d’argento.

Mi accarezzo tra le gambe, sapendo di trovarmi umida. La voglia di Lui è sempre così vera.

Per ora è stato solo un sogno... ma… presto, ancora pochi giorni e Lo rivedrò.



Obscure_Side

domenica 24 aprile 2011

Mi manchi...

Oggi... tra un libro e l'altro... tra un testo di Baudelaire e una frase di Flaubert... mi sono accorta che fuori... Piove.
Non ho mai amato le giornate di pioggia. Quel divenire grigio, quasi nero, del cielo; quell’aria pesante di umidità, quell’atmosfera triste che hanno i giorni piovosi. Ho sempre avvertito un senso di estrema malinconia davanti al mutare repentino del tempo, specie in estate, quando la giornata bella, calda, solare è avvolta da un alone di grigiore. I ritmi si rallentano. Si aspetta solo che passi il temporale.

E poi torna il sole. D’improvviso, dalle nubi, filtra un primo timido raggio. Poi un altro, poi splende ancora la serenità.

Così mi sento io. Oggi sono una giornata piovosa. Oggi mi assale la malinconia. La tristezza della solitudine.

Oggi avverto la mancanza come una morsa nell’anima. Oggi un dolore mi attanaglia lo stomaco. Divora i miei pensieri, la mia mente. Ogni parola, ogni gesto mi riporta al mio desiderio insoddisfatto. Il desiderio, quasi un bisogno, di averlo ancora. Di toccarlo, di baciarlo. Di fissarlo negli occhi. Di godere di Lui. Di stringergli le mani, quasi a trattenerlo, come se bastasse così poco per non farlo andare via, ancora.

Ci sono giorni in cui mi manca come l’aria. In cui sembra mancare un motivo per continuare. In cui ti chiedi perché una storia così bella debba essere così sofferta.

Oggi non c’è cosa che non mi ricordi il mio uomo... solo a Lui.Una moto, un titolo di un giornale, la cadenza familiare del vicino di ombrellone, una canzone. Tutto sembra organizzato per costringermi a pensare, nonostante il mio vano tentativo di distogliere il pensiero. E poi…come non pensare, quando il desiderio cresce senza controllo? Come non ripensare alla sua bocca sulla mia, alle sue mani che cercavano il mio corpo, che bramavano dal desiderio di spogliarmi, di toccare la mia pelle nuda e fremente di passione? Come non pensare al piacere di lasciarsi spogliare, alla dolcezza con cui mi accarezzava, aspettando che i brividi mi invadessero l’anima al tocco delle sue mani? Come dimenticare ogni bacio, ogni abbraccio? Come scordare il suo dolcissimo sapore? E allora cerchi solo di non pensare, per non farti ancora più male, mentre una fitta allo stomaco ti fa piegare in due, mentre pensi solo a lui, quasi come se non pensarci fosse una colpa, mentre in realtà, non puoi farne a meno.

Come in una giornata di pioggia, aspetto. Aspetto che passi il tempo. Che si torni alla vita di tutti i giorni, dove esistono i modi per comunicare. Dove è possibile, almeno, sentire la sua voce. Qui mi sento lontano dalla vita. Dalla sua vita. Da quella che riesce a trasmettermi, dalla vitalità che mi infonde anche solo la sua presenza.
Che buffo. Aspettare per tornare a vivere. Senza possibilità di fare altrimenti. Senza che la mente cerchi un rimedio. Ma quale rimedio?

In me combattono tutti i giorni ragione e sentimento. La mente mi rimprovera di farmi del male, di non inseguire più ciò che non posso avere. Di non riuscire a godermi le gioie che la vita mi offre. ‘Fermati’, mi dice. ‘Corri, vai, seguilo, prendilo…è tuo’ risponde il sentimento. Ed io lo inseguo. Corro con lui. Lo cerco, lo voglio. Mi sento sua, come sento che lui mi appartiene.

Sogno solo una corsa in moto, lungo una strada che costeggia il mare. Abbracciata a lui, alla sua vita. Sogno di sentirmi la sua donna. Sogno di averlo quando lo desidero…e per quanto lo desidero. Sogno di essere baciata davanti a tutti. Sogno di avere le attenzioni che si riservano gli amanti. Sogno ancora un cappuccino fumante in centro, con i passerotti che beccavano le nostre briciole, fino sul tavolino, tanto noi, incuranti del mondo, godevamo solo del fatto di essere uno di fronte all’altro.

E invece sono qui. A sognare e a scrivere il mio dolore su un foglio bianco, tentando di trasformare il mio desiderio in un racconto. Sono qui, a lasciare che i miei pensieri scivolino fino alle mie mani, e ancora su una tastiera, pensando che oggi, o domani... un giorno lui leggerà questo scritto, sapendo che parla di lui. E magari sorriderà, o si ritroverà in questo dolore meraviglioso che chiamano amore.

Sono qui. Incurante di tutto ciò che mi circonda, immersa nei miei tristi e dolci pensieri, mentre leggo il suo nome su skype... e un suo messaggio mi fa sobbalzare...

E’ il mio raggio di sole. Le nubi d’un tratto si squarciano. Torna a splendere il sole, non timido, ma forte e deciso come l’amore che sento per lui…e lui per me.

"Per me.. Eri...sei...e sarai importante" un modo come un'altro per dire...‘Ti amo, ti penso, ti voglio’. Basta questo. So che ovunque lui sia, con chiunque si trovi, la sua mente è per me, il suo cuore è con me, il suo pensiero cerca me.

E’ tornato il sole. Spazza via in un istante la tristezza, la malinconia, il senso opprimente di abbandono. Rimane solo il desiderio. La voglia folle di appartenergli. Il bisogno fisico di sentirlo dentro.

Allora mi accarezzo. So già di trovare i capezzoli turgidi. Sensibili. Sporgenti e scuri come more che desiderano essere colte, succhiate, mangiate. More che desiderano regalare la loro dolcezza solo a chi saprà coglierne la vera essenza. E c’è solo lui. Il pensiero vola alle sue mani che pizzicavano dolcemente le punte sporgenti, per poi bagnarle di saliva. Lui che si chinava su di me, assaporando ogni mio fremito di piacere. Lui che mi assaggiava lentamente, quasi a far sì che non finisse mai l’incantesimo che ci avvolgeva. Penso alle sue mani che frugavano tra le mie gambe alla ricerca del piacere. Sento le mie dita giocherellare con il clitoride, bagnato e pronto. Sento la sua lingua entrare ed uscire, bere il mio piacere; osservo le mie dita ripetere lo stesso movimento. Divarico le gambe, godendo del momento che so regalarmi. Vedo lui davanti a me, mentre la mia mano stuzzica la mia voglia crescente, mentre le mie dita scompaiono dentro di me. Mi sforzo di non chiudere gli occhi, mentre i brividi mi impediscono di pensare, mentre aumenta il ritmo del balletto, mentre la testa ciondola all’indietro, abbandonata nel mare del piacere. Vengo così, in pochi istanti, tanta era l’eccitazione per la sua presenza dentro di me, per quanto sa riempire la mia mente. Osservo le mie dita: bianche, splendenti, piene del mio nettare. Lo vedo che le lecca: i suoi occhi sono chiusi, quasi ad assaporare meglio ogni istante. Avvicino le dita alla mia bocca, desiderosa dei suoi baci, della sua lingua calda. Assaggio timida il gusto della mia passione che anche solo il suo pensiero sa risvegliare. Lecco, succhio, assaporo. Come se lo avessi davanti, gioco con la lingua sulle mie labbra. Bevo ciò che resta del mio piacere.

Penso a quando leggerà quanto ho scritto; a quando saprà ciò che ho fatto... per lui. Penso a quanto sorriderà compiaciuto. Penso a quando tornerà... e forse mi punirà per un piacere che mi sono regalata da sola... Penso e ripenso che valga davvero la pena di seguire il sentimento e non la ragione.

E, intanto, splende il sole.



















Obscure_Side

sabato 16 aprile 2011

Voglio il tuo profumo...

Sono lì...seduta sul divano, semidistesa, con gli occhi chiusi.
Non mi va di fare nulla...fuori il cielo è grigio, l'aria fredda, quel freddo che ti entra nelle ossa e alimenta la pigrizia.
Mi sento apatica e mi gira la testa. Troppo fumo...troppa aria viziata.
Il pc davanti a me acceso...il desktop con la mia immagine...le icone delle applicazioni.
E se ascoltassi un po di musica?
Apro i file, scorro la lista...non mi va di ascoltare la solita musica, voglio rilassarmi, voglio una melodia soave...


Questa... è perfetta!

Faccio partire la musica e chiudo di nuovo gli occhi...
Le note mi sciolgono l'anima e accarezzano i sensi...
Sento il corpo vibrare ad ogni accordo...


Gianna Nannini...

"Voglio il tuo profumo...Dammi tutto il tuo sapore, no ti prego, non te ne andare se nella notte hai ancora un brivido animale..."


Le mie membra cominciamo a muoversi seguendo il dolce ritmo delle note...i miei muscoli si rilassano...la mia eccitazione cresce...
La mano si intrufola furtiva nei jeans...io, sempre ad occhi chiusi, semisdraiata, immaginando di essere la protagonista della canzone, immaginandomi in quella camera, su di un letto con le lenzuola sfatte, chiaro segno di una notte di passione...
Non riesco a vedere il volto del mio uomo...riesco a percepire soltanto il suo profumo, un profumo di maschio, un profumo di virilità, un profumo che mi inebria, un profumo che mi scuote.
Le mie dita accarezzano il clitoride...scendono più giù, verso le labbra, verso il centro del mio universo già colante di umori...


Potere della musica, potere della fantasia...


Infilo il dito nelle pieghe della carne...la mia morbida carne... la mia calda carne...la mia umida carne...
Ti sento... sento il tuo profumo, sento le tue mani addosso a me, sento la tua voglia crescere, sento la tua bocca che cerca la mia, esplora ogni parte di me...
Sento che mi vuoi, che mi desideri...
Sento i tuoi occhi su di me... mi stai fissando...ti piace vedermi turbata... ti piace vedere l'eccitazione nei miei occhi, ti piace soffermarti sulla mia bocca semiaperta che ti cerca e, non trovandoti, emette gemiti di piacere, come il richiamo di una cagnetta in calore...
Sento che sono lì per te, solo per te...
E allora perchè non mi prendi?
Perchè non appaghi la mia voglia?
Io sono qui...sono tutta tua... sono la tua schiava, la tua donna, la tua amante, la tua puttana...sono tutto ciò che desideri ma, ti prego, prendimi e fammi sentire tua... Solo tua...
Voglio sciogliermi con te e per te, voglio trasmetterti l'emozione che mi dai attraverso la mente, gli occhi, la bocca, le mani,
Voglio sentirti mio...
Le mie dita affondano nella carne, di me...
Ne accarezzo le pareti...
Muovo le dita come ti muoveresti tu se fossi dentro di me...avanti e indietro...dentro e fuori...lentamente, poi velocemente, poi di nuovo lentamente...


Ti sento...sento che sto per esplodere...sento che sto per condividere con te il mio brivido animale...
Eccomi....sto venendo...Sto gemendo...sto urlando....
Ti voglio...ti sento...sono tua!

La musica è finita...
Riapro gli occhi...di nuovo quella stanza...di nuovo il cielo grigio e il freddo fuori la finestra...di nuovo il pc acceso con la mia foto sul desktop davanti...di nuovo la pigrizia che mi invade e mi corrode...
Tu sei nel mio sangue... Ti immagino... mentre stai dormendo e non voglio disturbarti...
Sento ancora il tuo profumo....

Tua... Sempre














Obscure_Side

mercoledì 13 aprile 2011

Al telefono... Nove settimane e mezzo...

Dialogo estratto dal film "nove settimane e mezzo"

Elizabeth: Pronto...? Pronto...
John: Shhhh Elizabeth...
Elizabeth: si...
John: Ciao...
Elizabeth: Ciao...
John: Non parlare voglio farti una domanda... Sai per tutto il tempo che sono stato insieme  al mi amico, non riuscivo a non chiedermi... tu cosa stessi faccendo... Mi sono chiesto se magari stavi guardando tra i mie vestiti... Se guardavi tra i cassetti,  o se frugavi nel mio armadio... Ma poi mi sono detto, No lei non è indiscreta... Lei è una brava bambina... Le brave bambine non sono indiscrete vero? Su avanti, puoi dirmelo... Dimmi sei stata una bambia curiosa? Ti prego dimmelo voglio saperlo... Puoi dirlo... A me puoi dirlo... Di me ti puoi fidare, sarà il nostro segreto avanti dimmelo.. Dimmelo
Elizabeth: Si... Si...
John: Che cosa...? Si che cosa?
Elizabeth: Si... Sono stata una bambina curiosa...
John: ... Vergogna.

John torna a casa....

John: Non me lo sarei mai aspettato... pqerchè l'hai fatto...?
Elizabeth: Scusami...
John: Sei stata una bambina molto cattiva. Ora metti il viso contro il muro e alzati la gonna... Perchè sto per sculacciarti.
Elizabeth: Stai scherzando...?
John: No... Non scherzo.


Obscure_Side

lunedì 11 aprile 2011

Ritorno alle origini... Intervista

 Mi è capitato spesso che in chat mi fossero rivolte domande... a cui solitamente cercavo di non rispondere e di sviare i discorsi... quindi girando per vari blog ho trovato un in cui la proprietaria o il proprietario vengono intervistati... beh eccomi qua...

E: a che età hai provato per la prima volta una sensazione di eccitazione sessuale? Il ricordo lo associ a qualche pensiero o altro stimolo particolare (immagini, testi, situazioni, persone, luoghi…)?

O: A 13 anni, stavo guardando un film in prima serata, penso fosse 9 settimane e mezzo... si...  quando ci fù la scena dello spogliarello di Kim Basinger in contro luce al suono della voce roca di Joe Cocker.

E: a che età hai per la prima volta sentito il piacere fisico che ti derivava dall’accarezzarti (faccio riferimento a quei primi momenti di autoerotismo che ancora non sono ‘pienamente’ masturbazione)?

O: Penso verso gli undici/ dodici anni, quando spesso mi capitava di andare a scuola da sola...pedalando sentivo i jeans strofinarsi con le mutandine sulla sella... e quel movmento mi procurava benessere... più avanti capii anche il perchè...

E: Ti piace masturbarti?te lo domando perché la risposta, almeno in base alla mia esperienza personale del mondo femminile,  non è così ovvia come per i maschi…vuoi per retaggi culturali, vuoi per altri motivi, ma tra le donne l’apprezzamento per la masturbazione non mi risulta plebiscitario come lo è fra gli uomini (anche se penso e mi auguro che tali differenze si faranno sempre meno marcate) 

O: Decisamente si! Anche se non lo faccio spesso per varie ragioni... che vabbè sono intuibili... credo.
E:a che età ti sei masturbata per la prima volta?


O: Ti ricordi della scena di spogliarello di kim Basinger? Ecco quando spensi la tv per andare a dormire... avevo in mente sempre quella scena e cosi i pensieri volavano. Ricordo che quella notte mi masturbai nel silenzio della mia camera.



E: l’orgasmo è arrivato durante questa prima volta? o è stato un percorso progressivo?

O: L'orgasmo arrivò dopo qualche tempo che riuscì a capire come muovere le dita, lo praticavo poco perchè avevo paura che stessi commettendo qualcosa di sbagliato... e dopo ogni orgasmo mi sembrava che tutti sapessero quello che avevo fatto... 

E: Masturbarti ti porta all’orgasmo vaginale, clitorideo o entrambi?

O: masturbarmi... solo clitorideo

E: Ti rilassi/smetti al primo orgasmo o ti piace continuare?


O: Mi rilasso, a volte non nascondo che lo uso come camomilla se non riesco a dormire e dopo crollo in un sonno leggero e dolce...però mi è anche capitato di continuare dopo il primo orgasmo e di regalarmene un altro! Questo prima di incontrare il mio Padrone...

E: Preferisci stimolarti il clitoride o penetrarti?
 
O: Preferisco la stimolazione del clitoride...


E: Usi oggetti? Se sì, cosa?

O: Non sempre, solo se Padrone comanda uso  spazzola o cintura... ho usato le palline vaginali...

Sto ancora chiedendo per un vibratore... :P
E: Il luogo o la situazione più particolare in cui ti sei masturbata?
 
O:
Una volta mi masturbai nei bagni di un ristorante, ero a cena con un ragazzo... e il mio Padrone per l'occasione mi aveva dato ordini precisi... tra cui andare in bagno e masturbarmi per tre minuti...tre volte senza arrivare all'orgasmo... ovviamente...


E: Il modo più particolare in cui ti sei masturbata?
 
O: Con le palline dentro...

E: Cosa c’è nella tua mente mentre ti dai piacere? Voglio dire…sei concentrata su te stessa, hai fantasie erotiche su uomini o donne, realmente presenti nella tua vita o immaginarie...guardi foto, video…
 
O: Sinceramente dipende dalla provocazione ricevuta. In genere immagino situazioni che il mio Padrone mi propone e mi bagno diventando"una cagnetta eccitata" . A volte ci metto del mio. Altre volte mi è capitato invece di ripensare ad una situazione particolare di sesso avvenuta da poco e che se ci ripenso ancora mi eccita.

E:Ami farti guardare mentre ti masturbi? O quando si è in due preferisci sempre e comunque una interazione più ‘diretta’?

O: Preferisco l'interazione, contatto diretto con il  partner.

E: Se dovessi dare un peso alla masturbazione nella tua vita sessuale…quale gli daresti?

O:  Sicuramente è importante... Perchè in fondo c'è una cosa che non ho detto, Io da sola mi masturbo poco ma quando avevo un rapporto mi piaceva molto stimolarmi il clitoride, e quando raggiungevo l'orgasmo lo raggiungevo sia attraverso penetrazione vaginale che stimolazione clitoridea... Quindi  per me la masturbazione nel rapporto sessuale ha avuto un peso fondamentale!

E: C’è un periodo dell’anno, del mese, della giornata, in cui ne hai più voglia?

O: Credo che il periodo premestruale sia quello più fruttuoso e interessato, per la masturbazione... In quel periodo ne sento proprio il bisogno...

E:Con quale frequenza ti masturbi?

O: Dipende dalle stimolazioni esterne che mi procura il mio Padrone. A volte ci sono degli ordini  e delle situazioni che mi portano all'estrema voglia... Questo non vuol dire che io abbia il permesso di toccarmi o godere quando voglio... anzi...

E: Ricordo che durante i primi anni dell’adolescenza mi capito 2/3 volte di masturbarmi in gruppo…voglio dire…qualcuno aveva riviste porno…quando c’era una casa libera…ci riunivamo lì…e ci masturbavamo insieme…immagino che tra ragazze questa cosa sia meno comune…o sbaglio? A te è capitato qualcosa di simile?

O: Ahahahaha davvero esiste la masturbazione di gruppo?


Obscure_Side 

mercoledì 23 marzo 2011

Stanza 103

Voglia... Molta voglia... di te...di Noi...


Siamo arrivati in albergo... Mi piace...

Operazioni di prassi...fotocopia del documento d'identità... consegna della chiave... e ci incamminiamo verso l'ascensore...

Neanche il tempo di chiudersi... e sento la tua mano sul mio collo...  il tuo viso così vicino al mio... mi baci inizialmente con dolcezza... poi con violenza come se volessi scoprirne tutti i segreti... lingue che si cercano, si rincorrono, si trovano, giocano, per poi sentirti staccare da me... Quarto piano...
Stanza 103... peccato non sia una stanza fumatori, come non detto... apri la finestra e dopo avermi dato il permesso di fumare... tiri fuori un sacchetto... lo riconosco... lo stesso sacchetto arancione... immagino cosa contenga... lo so.

Ma tu mi sorprendi... ancora... tirando fuori un pacchettino regalo... un braciale...assomiglia vagamente ad una manetta... "Ecco così sarei sempre ammanettata" dici sorridendo...

Il tempo di finire la sigaretta e mi fai appoggiare al tavolo... In piedi con le mani sul tavolo... gambe parallele, davanti a noi uno specchio che riempie il muro... il busto flesso leggermente in avanti...
Non faccio in tempo ad alzare lo sguardo e a guardarti che una serie di schiaffi raggiungono le mie guancie...

"Queste sono per il piercing che hai voluto fare anche se ero contrario"
mi guardi fisso... nei miei occhi bassi, alcuni istanti di impassibilità e poi un manrovescio che colpisce l’altra guancia.

Mano Padrona... di un corpo che ti appartiene... che sussulta ad ogni tuo movimento... Mano che si sposta ad accarrezzare i glutei...

"Inizia a contare... Ora"
"Uno"...
"Due"...
"Tre"...

La mente che parte... il dolore che inizia a farsi sentire... La tua mano che ora mi abbassa quella minigonna... il tuo sguardo mi spoglia... fruga in me... alla ricerca dei miei occhi...
Occhi che non si azzardano a guardarti... occhi che vorrebbero seguire l'istinto... guardarti e sfidarti... e invece seguono la mente... e il corpo... mente che ti appartiene e corpo che urla il suo desiderio, la sua voglia di te... di Noi

Domande... di cui conosci già la risposta... ma che vuoi sentire pronunciare... domande mirate... a spogliarmi di ogni esitazione... a spogliarmi di ogni dubito... a spogliarmi per te...
Io ti appartengo... Tu sei il mio Signore, sono la tua Cagna, la tua schiava Signore...

La Schiava, Donna che ama, Femmina orgogliosa, Cagna eccitata, Puttana che freme, Cagna che langue, prigioniera che bacia le sue catene, La Compagna che dona senza condizioni...
Sono tua... e puoi fare di me cio che vuoi... lo sai Tu... e lo so io...
Ora appoggiata in ginocchio a quel letto... corde che uniscono le braccia, corde che bloccano, inibiscono, eccitano completano...
Mentre conto le frustate... il flogger... le corde... voglia che cola tra le gambe...

"Quattordici"...
"Quindici"...
"Sedici"...

Alterni frusta e sculacciate...
Gemiti che sfuggono, contorti movimenti del bacino alla ricerca di te... Mi prendi... mi riempi... Tua... Ora, Silenziose grida, desideri bramati e infine URLATI...

"Ti prego... posso?"

"POSSO? TI PREGO... TI PREGO..."

"Puoi... "

Ora... quel silenzioso desiderio... quella voglia può esplodere... la sento esplodere mentre la mente si svuota... e il corpo si abbandona... seguendo innaturali convulsioni...

Tu, Ora seduto... e io ad accoglierti tra le mie labbra... a prendermi ciò che è mio... a farti sentire tutto il mio amore... tutta la mia appartenenza... Mentre severe le tue mani mi bloccano la testa... riempendomi la bocca di dolce miele... Non una goccia persa... alla ricerca del tuo sguardo ora... di nuovo... Fiero... quasi adorante...

Ora osservo i miei polsi... e le mie caviglie... sorrido pensando ai miei nuovi preziosissimi e unici gioielli... due bracialetti... e due cavigliere...

"Grazie Signore"

Obscure_Side