martedì 7 giugno 2011

The dream

Osservo il mare, facendo quasi fatica a coglierne il lieve ondeggiare. Il sole é così accecante da costringermi a socchiudere gli occhi. Il calore é tale da sentire, piacevolmente, bruciare la pelle. Osservo tutto intorno cercando di cogliere qualche segno di vita, un seppur lieve movimento; cercando un batter d’ali, un schizzo d’acqua, invece niente. Sento solo il mio respiro e il suo: più profondo, più lento, di chi sprofondato nell’incoscienza del sonno, gode del suo stato lontano. Lontano da tutto, anche da se stesso. All’orizzonte non si scorge neppure la linea di separazione tra cielo e mare. Una lingua di sabbia bianca sembra venire inghiottita dall’azzurro: solo un palma chinata si scorge in lontananza. Il suo colore verde brillante giunge fino ai miei occhi, quasi ferendoli come una macchia troppo intensa, in quel panorama di chiarore infinito.

Seduta sul pavimento in legno della nostra palafitta, lascio ciondolare i piedi
nell’acqua, senza riuscire a distinguere il mare, tanto trasparente giunge a riva. Il riverbero del sole impedisce la vista in lontananza, mentre un miriade di pesci colorati vagano fino ad accostarsi a me. Osservo sorridendo il bagliore provocato dal mio braccialetto d’argento, che avvolge il mio polso. Un regalo importante, nella pienezza assoluta del suo significato per noi due, amanti lontani. Osservo il braccialetto riflettere la sua luce attraverso il mare cristallino, ascolto il suo respiro giungere dalla camera da letto e mi chiedo come si possa vivere una felicità cosi intensa. Anche se breve, brevissima ed attesa per lunghi mesi.

Persa nei miei pensieri lascio che il sole arda sulla pelle nuda: goccioline di sudore fanno brillare la fronte ed affiorano sempre più numerose sul petto. I seni abbronzati hanno assunto un color cioccolato intenso, mentre i capezzoli sono scuri e umidi. Il calore scioglie la crema solare al profumo di cocco, che disegna strisce bianche lungo il collo, scende nel centro dei seni e ancora giù, fino all’ombelico. Così riempito di crema bianca é terribilmente invitante. Con lo sguardo seguo ancora la corsa del liquido caldo e sciolto che emana un meraviglioso profumo esotico: arrivato al pube si divide in due, quasi a voler abbracciare le grandi labbra anch’esse esposte senza vergogna. Divarico appena le gambe per favorirne la discesa, fino a sentire quasi il solletico fra le cosce. Questo semplice pensiero basta ad eccitarmi, così nuda e bagnata, non solo di calore. Con una piccola spinta mi tuffo nell’acqua. Immediatamente una sensazione di freschezza mi inonda, restituendomi vitalità. L’acqua accarezza la mia pelle arsa dal sole, lavando via ogni traccia di crema ed insinuandosi dappertutto. Mi sembra un grande abbraccio dolce e prepotente che mi avvolge. E’ come avere mille mani che cercano ogni mio anfratto segreto, violandoli dolcemente ad ogni mio movimento. Nuoto mentre i capezzoli scuri si inturgidiscono nell’acqua fresca, mentre tra le natiche avverto come una lingua ispezionarmi senza ritegno. Comincio ad accarezzarmi a mia volta, pizzicandomi i seni, che svettano fuori dall’acqua come due morbidi budini gustosi. Desidero terribilmente leccarmi, sentire il sapore dell’acqua salata mischiarsi al profumo dolciastro della mia pelle e della mia lingua. Nell’immobilità del paesaggio, nell’assenza di chiunque altro comincio a toccarmi: i piedi poggiano su di un tappeto di sabbia finissima, mentre l’acqua mi arriva ai fianchi. Mi sollevo scoprendo il resto del corpo, offrendolo alla mia vista eccitata e vogliosa. Lascio scorrere le mani sui fianchi, risalendo con le dita, in un movimento simmetrico, fino ai seni. Il tocco delle mani fredde mi provoca una sensazione incredibilmente piacevole: mi lecco le dita e con esse il gusto dell’acqua marina. Chiudo gli occhi, mentre le dita mi pizzicano i seni; sento l’acqua carezzarmi tra le gambe mentre i brividi cominciano ad invadermi il corpo. Gioco così, persa nel mio piacere quando avverto la sua bocca, calda e dolce succhiarmi le labbra. Rispondo istintivamente a quel bacio lungo e passionale. Senza aprire gli occhi lascio che sia lui a guidarmi nel suo piacere, che so voler condividere con me. Svegliarsi dal sonno e trovare la propria donna nuda, nell’acqua, mentre si tocca…Così é corso in aiuto.

Sento le sue mani cercarmi, scivolarmi dappertutto. Avverto la sua eccitazione premere contro di me, mentre instabile sulle gambe mi reggo a lui. Senza peso nell’acqua, mi aggrappo al collo, cingendogli la vita con le gambe. Il suo membro duro scivola dentro di me, con naturalezza. Lo sento entrarmi dentro caldo e grosso. Lo sento riempirmi di voglia. Lo aspetto. Comincio a muovermi così attaccata a lui, mentre la sua bocca mi cerca riempiendo la mia con la lingua. Ci scambiamo i sapori, gli odori, il desiderio mai sopito.

Il movimento del mare ci ha spinto a riva, così avvinghiati in un incredibile amplesso. Mi deposita sulla riva, stendendosi sopra di me. Sento il calore della sabbia bruciarmi la schiena, mentre il suo corpo fresco mi copre come un mantello.

Gli passo le mani tra i capelli bagnati, attirandolo a me. Desidero la sua bocca, nella mia. Voglio venire mentre il suo respiro é il mio. Mentre il suo sapore si fonde con il mio che sa di mare. Veniamo insieme, incollati e stretti come due amanti che temono di lasciarsi.

E nel timore di lasciarsi per sempre rimaniamo così, sdraiati sulla sabbia, mentre il sole cominciava a tramontare. Abbracciati nel nostro desiderio sempre vivo, sempre caldo. Rimaniamo a baciarci per ore, come a voler memorizzare ogni istante, ogni bacio, ogni sguardo dei suoi occhi nei miei.

Allungo il braccio nel letto per cercare qualcuno che non c’é. So che non c’é. Lui non è mai con me, ma la mia mente lo cerca sempre. 



Ancora pochi giorni e Lo rivedrò...
Mi accarezzo il polso tastando felice il braccialetto d’argento.

Mi accarezzo tra le gambe, sapendo di trovarmi umida. La voglia di Lui è sempre così vera.

Per ora è stato solo un sogno... ma… presto, ancora pochi giorni e Lo rivedrò.



Obscure_Side

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