Penso alle sue mai, in certi momenti giustamente impietose, che si poseranno sul mio seno.
Penso alle sue dita, che si faranno strada nel mio corpo, alle sue dita che mi penetreranno.
Mi prenderà. Mi farà sua.
Mi sussurrerà parle oscene, preso dalla frenesia dell'aeccitazione.
Mi dirà che sono affamata e che lui possiede ciò che fa per me.
Mi bacerà, succhiandomi la lingua e mescolado la sua saliva alla mia.
Prenderà i miei polsi e li stringerà, facendomi sentire tutta la sua forza.
M'insegnerà a stare al mio posto.
Mi farà sentire debole e arrendevole.
E mi piacerà sentirmi così....
Mi farà sentire femmina, femmina sottomessa al volere del maschio, femmina che riconosce e accetta la forza dell'uomo che la domina.
Mi farà sentire perdutamente, interamente nelle sue mani.
Spradoneggierà, mostrandomi chi è che comanda e infliggendomi, con la verga, sane punizioni.
M'imporrà di confessargli ciò che ho tante volte desiderato nelle mie notti solitarie.
Mi guarderà con lo sguardo severo mentre con il viso color porpora racconterò delle mie appaganti carezze.
M'impriogionerà di nuovo le mani, per costringermi a riconoscere l'inutilità del mio ribellarmi mentre mi farà male, poichè gli basterà una mano per tenermi ferma.
Mi prenderà, ancora singhiozzante, con le natiche brucianti e arrossate dai suoi colpi.
Mi prenderà per i fianchi e mi ordinerà di tenere i glutei rilassati, così che egli possa penetrarmi gustandosi la mia arrendevolezza.
Mi sodomizzerà.
Entrerà senta timore di farmi male, Padrone che usa quanto è suo, ascoltando, con sadico piacere, le mie inutili suppliche, spingerà il suo pene, con forza e brutalità, finchè l'orifizio non sarà dilatato dalla sua carne, e poi comincerà a muoversi lentamente, avanti e indietro.
Lentamente, così che io possa sentire meglio la carne che mi invade.
Terrà divaricate le natiche per poter vedere bene l'andirivieni del suo sesso che spradoneggia e ciò lo ecciterà tanto che sentirò i suoi colpi farsi più imperiosi e il suo respiro accellerare.
Infine toglierà il suo pene caldo e lo stringerà nella mano, tentando di trattenere la frenetica corsa per l'estasi, per riuscire a piazzarsi di fronte a me i insozzarmi il viso con densi fiotti caldi.
Penso alle sue dita, che si faranno strada nel mio corpo, alle sue dita che mi penetreranno.
Mi prenderà. Mi farà sua.
Mi sussurrerà parle oscene, preso dalla frenesia dell'aeccitazione.
Mi dirà che sono affamata e che lui possiede ciò che fa per me.
Mi bacerà, succhiandomi la lingua e mescolado la sua saliva alla mia.
Prenderà i miei polsi e li stringerà, facendomi sentire tutta la sua forza.
M'insegnerà a stare al mio posto.
Mi farà sentire debole e arrendevole.
E mi piacerà sentirmi così....
Mi farà sentire femmina, femmina sottomessa al volere del maschio, femmina che riconosce e accetta la forza dell'uomo che la domina.
Mi farà sentire perdutamente, interamente nelle sue mani.
Spradoneggierà, mostrandomi chi è che comanda e infliggendomi, con la verga, sane punizioni.
M'imporrà di confessargli ciò che ho tante volte desiderato nelle mie notti solitarie.
Mi guarderà con lo sguardo severo mentre con il viso color porpora racconterò delle mie appaganti carezze.
M'impriogionerà di nuovo le mani, per costringermi a riconoscere l'inutilità del mio ribellarmi mentre mi farà male, poichè gli basterà una mano per tenermi ferma.
Mi prenderà, ancora singhiozzante, con le natiche brucianti e arrossate dai suoi colpi.
Mi prenderà per i fianchi e mi ordinerà di tenere i glutei rilassati, così che egli possa penetrarmi gustandosi la mia arrendevolezza.
Mi sodomizzerà.
Entrerà senta timore di farmi male, Padrone che usa quanto è suo, ascoltando, con sadico piacere, le mie inutili suppliche, spingerà il suo pene, con forza e brutalità, finchè l'orifizio non sarà dilatato dalla sua carne, e poi comincerà a muoversi lentamente, avanti e indietro.
Lentamente, così che io possa sentire meglio la carne che mi invade.
Terrà divaricate le natiche per poter vedere bene l'andirivieni del suo sesso che spradoneggia e ciò lo ecciterà tanto che sentirò i suoi colpi farsi più imperiosi e il suo respiro accellerare.
Infine toglierà il suo pene caldo e lo stringerà nella mano, tentando di trattenere la frenetica corsa per l'estasi, per riuscire a piazzarsi di fronte a me i insozzarmi il viso con densi fiotti caldi.
Obscure_Side
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